Unica in Trentino, ha bisogno di lavori urgenti. Il comune di Arco ha aperto un ponte con la Provincia
Sono moltissimi gli arcensi ad essersi sposati fra quelle mura durante il periodo (dal 1934 al 1968) in cui venne data in affitto alla chiesa Cattolica e che pertanto si portano appresso un ricordo indelebile e prezioso. Da 40 anni, poi, al suo interno viene celebrata la Pasqua ecumenica in forma congiunta fra il Decano di Arco e il pastore di Merano nonché, spesso e volentieri, è possibile assistere alle esibizioni della Scuola Musicale.
La chiesa evangelica luterana di via Roma, inoltre, è la sola presente in tutto il Trentino. Dal punto di vista architettonico, invece, rappresenta uno dei rari esempi, nel suo genere, in Italia di stile eclettico, neogotico, mitteleuropeo. Tutti buoni motivi per preservarla e valorizzarla. Invece, da qualche anno a questa parte l’edificio di proprietà della comunità Evangelica, di Merano versa in condizioni di precarietà, in particolar modo per quanto concerne la tenuta degli intonaci e di parte della copertura, ammalorati per colpa delle abbondanti infiltrazioni d’acqua. Un risanamento completo, comprendente anche la realizzazione dei servizi igienici e la messa a norma dell’impianto di riscaldamento, costerebbe circa 700 mila euro. Una cifra impensabile per la Comunità Evangelica: da qui il ridimensionamento del progetto e della spesa, intorno ai 90 mila euro.
Per reperire tale somma il pastore Martin Burgenmeister ha chiesto aiuto all’amministrazione arcense che ha accettato di buon grado di farsi portavoce, presso la Provincia, di una richiesta di finanziamento, inserendo la chiesa di via Roma fra gli edifici di interesse pubblico comunale, viatico necessario per poter accedere ai contributi provinciali. Ieri pomeriggio il vicesindaco reggente Alessandro Betta e gli assessori Max Floriani e Stefano Miori hanno incontrato il pastore evangelico assieme all’architetto Marco Giovanazzi e a Luca Bronzini, titolare della ditta che ha cominciato i lavori di sistemazione della chiesa (ne avrà fino alla fine del mese), per fare il punto della situazione. “L’edificio è un monumento e come tale va preservato – hanno spiegato gli amministratori arcensi – senza contare il valore storico ed affettivo che questa chiesa riveste per Arco. Ci facciamo volentieri portavoce, affinché chi di dovere tenga in considerazione le richieste della comunità evangelica di Merano e anche promotori di un appello rivolto a qualche benefattore disposto, magari, a farsi carico di una parte della spesa”. La ditta Bronzini si occuperà di ridare ossigeno ad una serie di elementi strutturali ormai appesantiti dagli anni e dalle intemperie, oltre a stuccare, sigillare e ripulire vetrate, grondaie e intonaci. Ma per un intervento più radicale servono più soldi. “Fino ad ora tutte le nostre richieste di contributo non hanno sortito effetto – conclude il pastore – e senza aiuti i mezzi per poter realizzare i lavori. Alcuni giorni fa ci siamo incontrati con il presidente della provincia Pacher al quale abbiamo sottoposto le nostre idee trovando la sua disponibilità. Siamo fiduciosi”: